Grazie all’azione sterilizzante dei raggi ultravioletti di lunghezza d’onda appropriata, questi dispositivi sono infatti in grado di neutralizzare efficacemente batteri e virus, rimuovendoli dall’acqua e rendendola pura.
Tuttavia, perché lo sterilizzatore acqua UV possa svolgere correttamente la sua funzione nel tempo, è essenziale che sia acquistato da rivenditori autorizzati, in conformità a specifiche certificazioni.
Ad esempio il prodotto deve essere conforme alla normativa D.M. 25/2012 e marchiato CE, a garanzia che siano stati rispettati tutti i requisiti relativi alla sicurezza e alla salute.
È inoltre fondamentale che i materiali a contatto con l’acqua siano certificati idonei, così come avviene per un depuratore acqua Osmosi Inversa, il cui filtro a contatto con il bevibile deve anch’esso essere attestato.
Solo attraverso il rispetto di tali garanzie di qualità uno sterilizzatore d’acqua UV può assicurare nel tempo una corretta depurazione delle acque domestiche.
Sterilizzatore acqua UV: come funziona
Lo sterilizzatore acqua UV sfrutta la capacità della luce UV-C di 254nm di danneggiare il DNA e RNA dei microrganismi, rendendoli incapaci di riprodursi. Quando l’acqua da trattare scorre in una camera di quarzo esposta alla radiazione UV emanata dalla lampada, sono eliminati batteri, virus, protozoi e altri microrganismi patogeni.
La camera, che ospita la lampada UV-C, è generalmente realizzata in materiale atossico come il quarzo poiché quest’ultimo presenta un’elevata trasparenza alla radiazione ultravioletta. L’acqua, entrando nella camera in acciaio mediante opportuni ingressi, è sottoposta all’azione sterilizzante dei raggi ultravioletti emessa dalla lampada. Questa, attraverso il processo fotochimico di fotolisi, danneggia il DNA e l’RNA dei microrganismi presenti, rendendoli di fatto inoffensivi per l’uomo.
I raggi ultravioletti, agendo sulle doppie eliche degli acidi nucleici, provocano legami tra basi azotate adiacenti inibendo la duplicazione del materiale genetico e pertanto la capacità riproduttiva dei microrganismi. Attraversando poi l’apposita uscita, l’acqua risulta così depurata e sanificata da batteri, virus e altri agenti patogeni, rendendola sicura per gli usi domestici. La lampada UV-C grazie alla sua lunghezza d’onda di 254 nm, risulta altamente efficace nell’eliminare una grande varietà di microrganismi potenzialmente dannosi per la salute umana fino al 99,9%.
In particolare, i raggi UV-C si sono dimostrati in grado di neutralizzare batteri come i Coliformi, indicativi di contaminazione fecale, gli Enterococchi intestinali e l’Escherichia coli, quest’ultima uno dei batteri responsabili di infezioni gastrointestinali.
Anche protozoi causali di gravi infezioni come il Cryptosporidium e la Giardia, altamente resistenti ai tradizionali protocolli di potabilizzazione, sono efficacemente eliminati grazie all’azione diretta dei raggi ultravioletti sul loro DNA.La lampada dello sterilizzatore acqua UV si dimostra quindi uno strumento indispensabile ai fini della depurazione acque domestiche, ma anche per acqua di pozzo, trivella, acqua piovana o acqua di dubbia natura, assicurando acqua sicura e priva dei principali agenti patogeni trasmessi per via idrica.
Sterilizzatore UV acqua: Componenti e manutenzione
Lo sterilizzatore acqua UV si compone principalmente di due elementi fondamentali: la camera e la lampada UV-C. La camera, all’interno della quale scorre l’acqua da trattare, è generalmente realizzata in acciaio inox, materiale atossico e resistente alla corrosione.
La lampada germicida, che per i modelli più diffusi di sterilizzatori acqua ha una durata media di un anno, costituisce il vero cuore del sistema di disinfezione. Le lampade UV vanno infatti sostituite con periodicità per mantenere i livelli di radiazione necessari ad eliminare batteri e virus.
La corretta manutenzione risulta dunque fondamentale per garantire il funzionamento nel tempo degli sterilizzatori acqua. Attraverso la pulizia periodica della camera e la sostituzione tempestiva della lampada UV-C è possibile assicurare ai consumatori acqua sicura e priva di microrganismi patogeni.
Sterilizzazione UV acqua: la Verifica dell’efficacia della sterilizzazione
Per verificare il corretto funzionamento di uno sterilizzatore acqua UV è necessario eseguire periodicamente dei test attraverso cui monitorare l’effettiva capacità di sanificazione raggiunta.
Prelevando un campione di acqua prima e dopo il passaggio nello sterilizzatore, ed utilizzando appositi contagiri microbici, è possibile contare il numero di unità formanti colonia (UFC) presenti sul terreno di coltura. Le UFC rappresentano il numero di microrganismi vitali in grado di moltiplicarsi e formare una colonia batterica.
Un’efficacia ottimale del depuratore implica l’assenza totale di colonie nel campione post-trattamento, a testimonianza del fatto che tutti i microrganismi sono stati correttamente neutralizzati dall’azione sterilizzante dei raggi UV all’interno della camera. Il monitoraggio regolare dei livelli UFC nell’acqua prima e dopo il passaggio nello sterilizzatore UV garantisce, quindi, il corretto funzionamento del sistema in esame nel tempo, fornendo una disinfezione adeguata e mantenendo basso il livello di carica microbica dell’acqua disinfettata.
Per garantire l’efficacia del trattamento è importante che lo sterilizzatore UV operi nelle condizioni ottimali prescritte secondo la tipologia e modello di impianto acquistato. La camera di acciaio deve essere mantenuta pulita e priva di depositi, la portata d’acqua non deve superare i valori massimi supportati e la lampada UV deve essere correttamente funzionante. Solo in queste condizioni i raggi ultravioletti possono esplicare al meglio la loro azione di sterilizzazione sui microrganismi presenti.
E’ importante sottolineare quanti il debatterizzatore UV possa diventare inefficace nel caso in cui l’acqua contenga sedimenti e solidi in sospensione e quindi l’acqua si presenti sporca. Quindi uno sterilizzatore acqua UV può non essere sufficiente da solo a depurare in modo efficace ma l’acqua prima del sistema a raggi uv deve essere adeguatamente pulita e filtrata, è importante quindi scegliere un sistema adeguatamente dimensionato che possa fornire la giusta autonomia e avere la corretta portata di efficienza. Risulta allora opportuno installare ulteriori fasi di pretrattamento, come filtri a sabbia e carboni attivi, in grado di rimuovere le sostanze che potrebbero compromettere l’esposizione diretta dei microrganismi ai raggi UV all’interno della camera di sterilizzazione.