L’utilizzo del cloro come disinfettante nel trattamento dell’acqua potabile è oggi molto diffuso e rappresenta il metodo più economico ed efficace per eliminare agenti patogeni e garantire la potabilità dell’acqua. Tuttavia, l’aggiunta di cloro comporta la formazione di sottoprodotti potenzialmente dannosi per la salute come trialometani e acido cloroacetico. Inoltre, il cloro residuo può corrodere rubinetti e apparecchi, oltre ad alterare il sapore dell’acqua.
Per ovviare a questi problemi, una valida soluzione è rappresentata dall’installazione domestica di sistemi di filtrazione certificati, in grado di rimuovere selettivamente il cloro in eccesso preservando le proprietà disinfettanti. I filtri a carboni attivi, ad esempio, assorbono il cloro lasciando inalterate le caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche dell’acqua potabile.
Investire in un impianto di filtrazione domestica permette quindi di beneficiare della disinfezione da cloro eliminandone gli aspetti problematici. Si tratta di una scelta salutare e rispettosa dell’ambiente, che garantisce acqua pulita e gradevole direttamente dal rubinetto di casa.
Cloro acqua potabile: Come si trasmette e quali sono i rischi per la salute
Il cloro è comunemente utilizzato come disinfettante nel trattamento dell’acqua potabile. È aggiunto all’acqua grezza proveniente da fiumi, laghi o falde acquifere per eliminare batteri, virus e altri microrganismi patogeni. Il processo di clorazione avviene di solito in impianti appositi prima che l’acqua venga distribuita tramite condutture ai servizi idrici domestici e alle attività commerciali.
I composti clorati più utilizzati per la disinfezione dell’acqua potabile sono l’ipoclorito di sodio e il biossido di cloro. Queste sostanze chimiche sono dosate con attenzione negli impianti di trattamento per garantire una concentrazione residua di cloro libero pari a 0,2-0,5 mg/L nell’acqua in uscita. Tale quantità è sufficiente a neutralizzare agenti patogeni come Salmonella, Shigella ed Escherichia coli.
L’aggiunta di cloro nell’acqua da bere ha permesso di prevenire gravi epidemie di origine idrica, tuttavia l’esposizione prolungata a questa sostanza può comportare alcuni rischi per la salute. Il cloro reagisce con sostanze organiche presenti nell’acqua formando sottoprodotti come trialometani e acido cloroacetico, che sono potenzialmente cancerogeni. Inoltre il cloro può irritare cute, occhi e mucose, soprattutto in individui sensibili.
Per ridurre l’esposizione a cloro e suoi derivati, è consigliabile far scorrere l’acqua del rubinetto per qualche minuto prima di berla, in modo da eliminare il cloro in eccesso. In alternativa si può optare per dei sistemi di filtrazione acqua domestica con carboni attivi. Un corretto dosaggio del cloro da parte degli enti gestori minimizza i rischi sanitari garantendo comunque la disinfezione dell’acqua potabile.
Cloro in acqua potabile: i Metodi per eliminarlo o ridurlo
I filtri a carboni attivi sono il metodo più efficace per rimuovere il cloro residuo dall’acqua potabile. Il carbonio poroso assorbe selettivamente il cloro liberando acqua depurata. Esistono filtri da installare ai rubinetti, sulle cannucce o direttamente sulla tubatura dell’acqua in entrata. È importante scegliere filtri certificati NSF o Water Quality Association, che garantiscono prestazioni ottimali e sicurezza.
Un’altra soluzione è installare un Depuratore acqua Osmosi Inversa che attua un processo di filtrazione su membrane semi-permeabili che rimuove cloro, metalli, nitrati e altre impurità, donando acqua più pura. I sistemi ad osmosi inversa rappresentano un metodo efficace per ottenere acqua depurata direttamente dal rubinetto di casa, rimuovendo non solo il cloro ma anche molte altre sostanze indesiderate. Il funzionamento si basa su membrane dotate di pori nanometrici che lasciano passare esclusivamente molecole d’acqua, trattenendo sali, metalli, composti chimici e microrganismi.
I depuratori ad osmosi inversa garantiscono acqua purissima per usi potabili e alimentari. Rappresentano una soluzione efficace per eliminare il cloro e decontaminare l’acqua in casa.
Anche lasciar decantare l’acqua in una caraffa prima di berla fa evaporare parte del cloro in eccesso. È possibile anche aggiungere integratori a base di vitamina C o acido ascorbico che neutralizzano il cloro per via chimica.
Installare un buon filtro certificato garantisce acqua senza cloro tutti i giorni, mentre lasciar decantare o aggiungere integratori sono soluzioni più occasionali. È importante informarsi bene sulle prestazioni dei filtri per l’acqua potabile ed eventualmente chiedere consiglio a un idraulico esperto.