La disinfezione delle acque rappresenta un pilastro fondamentale nei processi di potabilizzazione e trattamento igienico-sanitario. Sin dalla sua introduzione nei sistemi idrici pubblici nel XX secolo, la clorazione ha rivoluzionato la salute pubblica globale, riducendo drasticamente le malattie trasmesse attraverso l’acqua. L’odore di cloro nell’acqua costituisce uno degli indicatori sensoriali più immediati della presenza di agenti disinfettanti, specificamente ipoclorito di sodio o biossido di cloro. I moderni sistemi di trattamento bilanciano l’efficacia della disinfezione microbiologica con parametri organolettici accettabili, seguendo rigorosi standard normativi che garantiscono la sicurezza idrica senza compromettere la gradevolezza organolettica.
Odore di cloro nell’acqua: cause e funzione nella potabilizzazione
L’odore di cloro nell’acqua è una caratteristica comune dell’acqua di rubinetto trattata dagli acquedotti pubblici. Questo odore caratteristico deriva dall’utilizzo di composti del cloro come il cloro gassoso (Cl₂), l’ipoclorito di sodio (NaClO) o l’ipoclorito di calcio (Ca(ClO)₂) nel processo di potabilizzazione. Il cloro acqua potabile rappresenta uno dei metodi più efficaci ed economici per garantire la sicurezza microbiologica dell’acqua.
La clorazione agisce attraverso un processo di ossidazione che danneggia le membrane cellulari dei microrganismi patogeni come batteri, virus e protozoi, inattivandoli e prevenendo così la trasmissione di malattie idriche come il tifo, il colera e la dissenteria. Oltre all’azione disinfettante iniziale, il cloro fornisce un effetto residuo che protegge l’acqua dalla ricontaminazione durante il trasporto nelle tubazioni fino all’utente finale.
La concentrazione di cloro nell’acqua potabile è rigorosamente regolamentata. Secondo le linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e le normative nazionali, i livelli di cloro libero residuo dovrebbero essere mantenuti tra 0,2 e 0,5 mg/litro al punto d’uso.
L’intensità dell’odore percepito non è direttamente proporzionale alla concentrazione di cloro presente. La sensibilità olfattiva varia da persona a persona, con alcune in grado di rilevare concentrazioni di cloro anche molto basse (0,1 mg/litro). Inoltre, la temperatura dell’acqua influenza sia la volatilità del cloro che la sua percezione olfattiva, con acqua calda che tende a rilasciare più cloro nell’aria e quindi a produrre un odore più intenso.
Odore cloro acqua rubinetto: metodi casalinghi per ridurlo efficacemente
L’odore di cloro nell’acqua del rubinetto, sebbene indichi una corretta disinfezione, può risultare sgradevole per molti consumatori. Fortunatamente, esistono diversi metodi casalinghi semplici ed efficaci per ridurre o eliminare questo problema senza compromettere la sicurezza dell’acqua.
L’utilizzo di un filtro acqua domestico rappresenta una soluzione strutturata e conveniente a lungo termine. I filtri a carbone attivo sono particolarmente efficaci nella rimozione del cloro grazie alla loro elevata porosità e capacità di assorbimento. Questi filtri sono disponibili in diverse configurazioni, filtri da rubinetto (facili da installare) e sistemi sotto-lavello (con maggiore durata e capacità) come il Kit Acqua potabile Aquabar per acqua da bere.
Per risultati ottimali, i filtri multistadio combinano carbone attivo con altre tecnologie rimuovendo non solo il cloro ma anche altri contaminanti come metalli pesanti, pesticidi e calcare. È importante ricordare che la rimozione del cloro elimina anche la protezione residua contro la ricontaminazione microbica, quindi l’acqua trattata dovrebbe essere conservata in frigorifero e consumata entro 24-48 ore.
In alcune occasioni l’acquedotto effettua delle operazioni di iperclorazione o potrebbe essere presente maggiore presenza di cloro a causa di danneggiamenti delle strumentazioni di dosaggio automatico e quindi l’odore di cloro può essere più intenso, in questi casi si possono comunque adottare e installare delle soluzioni filtranti e adsorbenti a monte di tutta la distribuzione idrica di casa, particolarmente indicato per questo utilizzo è il kit IDRICA 3 Filtro casa.
Odore di cloro nell’acqua rubinetto: quando preoccuparsi e soluzioni definitive
L’odore di cloro nell’acqua del rubinetto è generalmente indice di un corretto processo trattamento acqua rubinetto, tuttavia esistono situazioni in cui questo odore può rappresentare un segnale d’allarme che richiede attenzione.
Un odore di cloro eccessivamente intenso può indicare livelli di cloro superiori ai parametri standard, potenzialmente causati da sovradosaggio negli impianti di trattamento o da eventi di ricontaminazione nella rete idrica che hanno richiesto una clorazione shock. Se l’odore risulta insolitamente forte rispetto al normale o se è accompagnato da un sapore sgradevole pronunciato, è consigliabile contattare immediatamente il gestore del servizio idrico locale.
I livelli di cloro considerati sicuri per il consumo umano secondo le normative internazionali si attestano sotto i 5 mg/litro, ma concentrazioni superiori a 1 mg/litro possono già causare un odore e sapore sgradevoli. L’esposizione a livelli eccessivi di cloro può causare irritazione delle mucose, problemi gastrointestinali e, in casi estremi, difficoltà respiratorie.
Un altro segnale preoccupante è la variazione improvvisa dell’intensità dell’odore di cloro, specialmente se accompagnata da torbidità o colorazione anomala dell’acqua. Questi cambiamenti possono indicare problemi nella rete di distribuzione o contaminazioni che richiedono verifiche professionali. Per risolvere definitivamente il problema, esistono soluzioni permanenti come l’installazione di sistemi di filtrazione centralizzati a livello domestico. I sistemi basati su carbone attivo granulare (GAC) o carbone attivo estruso (block carbon) installati al punto d’ingresso dell’acqua nell’abitazione (Point-of-Entry o POE) garantiscono la rimozione del cloro da tutta l’acqua utilizzata in casa come kit IDRICA 3 Filtro casa.
Per un approccio più avanzato, i sistemi di filtrazione multistadio combinano diverse tecnologie. La prima è quella relativa alla pre-filtrazione per sedimenti, la seocnda è la filtrazione a carbone attivo per cloro e composti organici, e talvolta per ultima troviamo quella relativa ai trattamenti UV per la disinfezione senza sostanze chimiche. Questi sistemi offrono una soluzione duratura con costi di manutenzione relativamente contenuti. È importante sottolineare che qualsiasi intervento sul sistema idrico domestico dovrebbe essere eseguito da tecnici qualificati e in conformità con le normative locali. Questo poiché modifiche improprie potrebbero compromettere la qualità microbiologica dell’acqua.